Segnali contrastanti per il rame dal report del secondo trimestre 2021. Aumenta a Luglio la domanda di rame da parte dell’industria cinese
Il rame ha iniziato il secondo trimestre dell’anno al ribasso, dopo un rally che nel primo trimestre ha visto i prezzi del metallo raggiungere il suo livello più alto da oltre un decennio. Di solito il secondo trimestre è a stagionalità ribassista per il rame poiché la domanda industriale cala leggermente; quest’anno però, avendo come riferimento il 2020, periodo di lockdown generalizzato, la domanda è rimasta forte anche nel secondo trimestre.
Aumenta l’importazione cinese nella prima settimana di Luglio
Gli analisti erano già consapevoli che i tentativi del governo cinese di abbassare i prezzi delle materie prime vendendo riserve strategiche erano controproducenti, poiché la strategia non è efficace nel medio e lungo periodo e la ripresa economica porta naturalmente ad un aumento della domanda che difficilmente può essere soddisfatta non intaccando gravemente le riserve.
Dopo un mese di Maggio ed un Giugno altalenante, le attenzioni degli operatori si sono spostati sulla seconda metà dell’anno. Le scorte nei magazzini LME sono aumentate notevolmente, salendo a 210 mila tonnellate al 12 Luglio. Segnali positivi arrivano però da una ripresa della domanda cinese di rame nelle prima due settimane del mese di Luglio.
La domanda cinese per il mese di Giugno ha subito una brusca frenata a causa di un rallentamento dell’industria manifatturiera; altro fattore chiave sono i prezzi di mercato ritenuti alti, ma il mercato non faticherà ad abituarsi alle nuove quotazioni nel secondo trimestre, con consecutivo aumento dell’inflazione dei prezzi al consumo. Le importazioni per il mese di Giugno sono diminuite del 3,9% rispetto a Maggio con un netto calo anche su base annua.
I prezzi del rame hanno bisogno di maggiori segnali per continuare la corsa al rialzo
Mentre le aspettative per il secondo semestre si fanno sempre più grandi, ora il mercato guarda costantemente ai prezzi ed ai volumi dei contratti. Il rame è diventato un forte indicatore della ripresa economica globale con l’aumento della spesa e dei consumi in infrastrutture. Il mercato ora esprime opinioni più frequentemente attraverso le opzioni e il commercio di spread di opzioni è in aumento.
Le opzioni sul rame vengono scambiate ai massimi storici e l’ADV da inizio anno è 3400 3 in aumento del 38% YTD anno su anno. Il record di contratti scambiati è stato raggiunto il 10 Maggio con ben 25 mila scambi giornalieri. L’Open interest è di 70 mila contratti e secondo la commissione americana c’è un buon piazzamento rialzista dei produttori e commercianti.