Le esportazioni di natural gas statunitensi stanno per stabilire un nuovo record, trainate da una produzione cospicua ed una domanda altrettanto buona.
L’offerta interna di natural gas supererà la domanda questa settimana, principalmente per un maggior aumento della produzione che è salita a 92,6 bcf al giorno, valore più alto dal 25 Gennaio di quest’anno, secondo la Criterion Research. Secondo l’istituto i motori dell’offerta sono gli Stati a Nord-Est ed a Centro-Sud. Trattasi del primo aumento significativo rispetto all’andamento annuale, ma comunque sotto la media a cinque anni.
Si prevede che sia l’offerta totale che la domanda totale aumenteranno anno su anno, ma si stima anche che la domanda totale aumenterà ad un ritmo più lento. Se le ultime previsioni meteorologiche rimangono invariate, la domanda totale di gas naturale aumenterà di soli 3,2 bcf/g (in media) nelle prossime due settimane, mentre l’offerta totale aumenterà di 4,2 bcf/g (a/a).
Aggiornamenti dal gasdotto Tetco
La Enbridge Inc aveva ridotto la pressione tra la stazione di compressione di Uniontown nel sud-ovest della Pennsylvania e la stazione di compressione di Kosciusko nel Mississippi centrale. È notizia di poche ore fa che ci sono tentativi in corso da parte dell’azienda di aumentare la pressione su questa linea, ma al momento sembrerebbero essere falliti.
Le entrate della produzione degli Appalachi di TETCO hanno rapidamente invertito i recenti guadagni, scendendo da 3,93 Bcf/g a 3,68 Bcf/g. Le notizie di oggi sembrano sottolineare che la risoluzione dei problemi riscontrati sembrerebbe tutt’altro che vicina.
Esportazioni di natural gas americano da record
Le esportazioni di natural gas statunitensi stanno per stabilire un nuovo record di volumi nel secondo trimestre, trainate da una produzione robusta combinata con elevati margini di profitto ed una prospettiva di domanda rialzista. Gli spread globali del gas indicano che ci sarà una forte concorrenza tra Asia ed Europa per il prossimo trimestre, mentre i dati fondamentali indicano una prospettiva rialzista per la produzione statunitense.
Secondo ICIS LNG Edge, il 17 giugno le esportazioni di GNL degli Stati Uniti dal trimestre a oggi ammontavano a 15,7 milioni di tonnellate, solo il 4% in meno rispetto al record di 16,4 milioni di tonnellate del primo trimestre di quest’anno. Con poco meno di metà mese ancora, i volumi del secondo trimestre sono in procinto di superare il secondo volume trimestrale più alto di 15,9 milioni di tonnellate, registrato nel quarto trimestre dello scorso anno, mentre si avvicinano a un nuovo record.
L’Asia il principale continente di destinazione del gas naturale americano
La quota asiatica è stata del 49% nel primo trimestre, grazie al fatto che le temperature regionali gelide ed un mercato limitato hanno innescato nuovi record per i prezzi spot del gas naturale asiatico ed hanno aumentato la domanda di GNL statunitense. La quota dell’Asia è diminuita in questo trimestre con la fine del periodo di picco della domanda invernale.
La Cina ha dominato gli afflussi con 1,9 milioni di tonnellate, che rappresenta già un nuovo record trimestrale. Il massimo precedente era stato nel primo trimestre di quest’anno con poco meno di 1,9 milioni di tonnellate. Gli ultimi dati tratti dalle previsioni sulla domanda di GNL di ICIS LNG Analytics sono ottimisti per la Cina durante i mesi estivi con la domanda di GNL di Giugno e Luglio che dovrebbe essere superiore del 25-30% anno su anno a causa della forte crescita economica e delle calde temperature estive.
La domanda di gas da parte dell’India aumenterà del 70% entro il 2030
Secondo il primo ministro Narendra Modi, notizia battuta da Reuters, la sostituzione di circa il 30% delle importazioni di petrolio greggio del paese con il gas naturale liquefatto consentirebbe di risparmiare al paese 10 miliardi di dollari, visto l’attuale prezzo globale del petrolio di 74 dollari al barile. La quota di gas naturale liquefatto (GNL) nel consumo di gas indiano potrebbe salire al 70% dall’attuale 50% in 10 anni e sono necessari nuovi terminali di importazione, ha affermato l’amministratore delegato del principale importatore di gas del paese.
Il primo ministro Narendra Modi ha fissato l’obiettivo di aumentare la quota di gas naturale nel mix energetico del Paese al 15% entro il 2030 dall’attuale 6,3% per ridurre le emissioni di anidride carbonica del paese. Per raggiungere questo obiettivo, il consumo di gas dell’India deve aumentare a 640 milioni di metri cubi standard al giorno dagli attuali 155, ha dichiarato AK Singh, amministratore delegato di Petronet LNG. Le aziende indiane stanno investendo miliardi di dollari per rafforzare le infrastrutture del gas, compresa la posa di 15mila chilometri di nuovi gasdotti per fornire carburante più pulito alle famiglie e alle industrie. L’India ha attualmente 17.000 km di rete di gasdotti.