In un intervista ad INN, Adam Rozencwajg della Goehring & Rozencwajg Associates ha dichiarato che i prezzi del rame potrebbero salire fino a 15 dollari per libbra. Il prezzo del rame ha raggiunto i massimi storici quest’anno, ma l’esperto ritiene che il metallo rosso abbia ancora molto spazio in su e che potrebbe presto far segnare nuovi massimi. “Penso che il Rame si trovi in un mercato rialzista molto forte”, ha dichiarato, spiegando che dopo aver toccato il fondo alla fine degli anni ’90, il rame ha registrato un rally fino al 2011-2012, salendo di sette o otto volte dal suo livello più basso.
Diversi fattori inducono a pensare che in effetti il rally del Rame sia tutt’altro che concluso; fra questi la crescita di domanda da Cina e India, nonché un sempre crescente utilizzo del rame nella “green energy” . “Ora penso che andando avanti, la prossima tappa di questo mercato rialzista sarà guidata anche e soprattutto dall’offerta”, ha detto Mr. Rozencwajg, sottolineando il deficit attuale di offerta e la carenza di nuove scoperte di depositi di rame.
In effetti secondo l’International Copper Study Group, da decenni la domanda globale di rame è in costante aumento, ed è triplicata nell’ultimo mezzo secolo. La domanda di rame, un metallo chiave per la transizione all’energia verde, dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni, poiché le economie emergenti guidate dalla Cina continuano a intensificare l’attività industriale. Secondo l’USGS (United States Geological Survey), finora sono state prodotte circa 700 milioni di tonnellate di rame in tutto il mondo, mentre i depositi già identificati contengono circa 2,1 miliardi di tonnellate di rame aggiuntivo che devono ancora essere estratte.
La carenza di nuove scoperte è anche testimoniata dal fatto che paesi come l’Australia stanno finanziando con soldi pubblici le compagnie minerarie che metteranno in campo nuovi mezzi per il rilevamento di nuovi depositi minerali. È notizia di pochi giorni fa infatti che il Governo dell’Australia del Sud ha infatti messo sul piatto 4,5 milioni di dollari in finanziamenti per l’esplorazione mineraria; ciò conferma quanto sostenuto da Adam Rozencwajg circa la carenza di offerta.
La carenza riguarda anche e soprattutto gli scarti di rame di qualità (rame riciclato), cui principale importatore è la Cina. I prezzi di materie prime come carbone, acciaio, minerale di ferro e rame – di cui la Cina è il più grande utilizzatore al mondo – sono aumentati quest’anno, alimentati dalla ripresa della domanda post-covid e dall’allentamento della liquidità a livello globale.
La commissione cilena del rame di Cochilco ha dichiarato Mercoledì che sta aumentando la sua previsione per il prezzo del rame quest’anno, ipotizzando una chiusura a $ 4,30 per libbra. A gennaio, Cochilco aveva previsto un prezzo di $ 3,30 per il 2021, per poi correggere la sua proiezione a causa delle aspettative di un deficit a breve termine fino al 2022 di rame raffinato e di un calo delle scorte nei magazzini monitorati dalla London Metal Exchange. La commissione ha anche previsto che la produzione di rame dal Cile raggiungerà quasi i 5,8 milioni di tonnellate quest’anno, un aumento dell’1,8% su base annua, ma al di sotto della sua precedente previsione di poco meno di 6 milioni di tonnellate.