Le scorte di gas in Europa sono inferiori del 25% alla media quinquennale e per soddisfare la domanda energetica che sta tornando ai livelli pre-pandemici le compagnie fanno ricorso al carbone.
Il consumo di carbone nel vecchio continente è aumentato dal 10% al 15% quest’anno dopo un inverno più freddo e più lungo del solito che ha lasciato i siti di stoccaggio del gas esauriti, ha affermato Andy Sommer a Bloomberg. Questo ha dell’incredibile se si pensa che l’Europa resta la comunità più propensa alla svolta ecologica e maggiormente impegnata nel raggiungere gli obiettivi del “Net Zero”.
Le carenze di approvvigionamento di Natural Gas sono state tali da costringere le compagnie all’utilizzo di carbone, nonostante i prezzi di quest’ultimo siano saliti alle stelle quest’anno. Il ritorno del carbone è una battuta d’arresto per l’Europa in vista dei colloqui sul clima a Glasgow entro la fine dell’anno. I leader delle più grandi economie del mondo non sono ancora riusciti a fissare una ipotetica data di fine dell’utilizzo dei combustibili come il carbone.
La Germania ha importato meno gas nel Q1
La Germania ha importato il 2,8% in meno di gas naturale nei primi quattro mesi del 2021, ma il costo della produzione di energia è aumentato del 15,7% rispetto al 2020, secondo i dati dell’ufficio tedesco di statistica commerciale BAFA. I dati mensili di BAFA hanno mostrato che le importazioni tedesche nel quadrimestre Gennaio-Aprile sono state di 1.881.423 Terajoules (TJ), o 49,7 miliardi di metri cubi (bcm), rispetto a 1.935.661 TJ dell’anno precedente.
I costi di importazione si sono attestati a 8,1 miliardi di euro, contro i 7,0 miliardi dello stesso periodo del 2020. Il prezzo medio pagato per TJ dunque, nel Q1 del 2021 è aumentato del 20% su base annua a 4.314,02 euro, ha affermato BAFA. La Germania, la più grande economia europea, importa principalmente gas da Russia, Norvegia, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Danimarca tramite gasdotti. Le scorte di gas tedesche erano al 37,3% della capacità di stoccaggio disponibile all’inizio di questa settimana, ha mostrato il sito web del gruppo europeo di infrastrutture del gas GIE, rispetto all’86,4% di un anno fa. Un calo impressionate che testimonia i problemi di approvvigionamento di tutta l’Europa.
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