Nessuna sorpresa dal Energy Information Administration (EIA) che ha pubblicato pochi minuti fa il report sulla quantità di gas da lavoro immagazzinato. Pesa sul numero la correzione operata da PG&E
“Buy on Rumors, Sell on News” : Il mercato non tradisce mai questo detto e nemmeno stavolta ha deluso le attese. Il report dell’ EIA settimanale sull’immagazzinamento del gas da lavoro non stupisce gli addetti ai lavori che avevano già ampiamente considerato la riconversione di 51 bcf di gas da lavoro in gas base o cushion gas. I maket movers hanno dunque semplicemente venduto la notizia, portando i prezzi del future del Natural Gas con scadenza a Luglio in perdita di un punto e mezzo percentuale su base giornaliera al momento della scrittura.
Il Report EIA
Secondo le stime dell’EIA, per la settimana fino Venerdì 11 giugno 2021 il gas di lavoro stoccato era pari 2.427 Bcf . Ciò rappresenta un aumento netto di 16 Bcf rispetto alla settimana precedente. Al momento le scorte risultano essere 453 Bcf in meno rispetto allo scorso anno e 126 Bcf al di sotto della media quinquennale di 2.553 Bcf.
Sottratti i -51 bcf il dato è assolutamente in linea con le previsioni del consenso, come detto nell’articolo qui, con gli amici di NatGasWheater che hanno decisamente centrato il quantitativo immesso.
PG&E protagonista della settimana
Pacific Gas and Electric Co. (PG&E) aveva annunciato Venerdì scorso che avrebbe chiesto all’agenzia di aggiornare l’inventario di stoccaggio per riportare una riclassificazione di 51.098 milioni di metri cubi da gas di lavoro a gas di cuscino. L’adeguamento doveva inizialmente avvenire sul report di Venerdì prossimo, ma alla fine l’azienda ha successivamente chiarito che la correzione sarebbe stata immediata.
Sul lato fisico la riclassificazione non comporta nulla; la modifica è solo lato amministrativo/contabile. Questa è la più grossa riclassificazione avvenuta nella storia, secondo Reuters, che in accordo con l’agenzia riporta che dal 2015 tutte le riclassificazioni sono state inferiori a 10 bcf.
Tutto secondo norma?
In teoria si! La PG&E non ha fatto altro che aggiornare i registri in base ad un utilizzo fatto nel 2019 di gas cuscino per sopperire a mancanze energetiche. La richiesta fu autorizzata dalle autorità ed il rapporto dettagliato può essere visionato qui. Il perché solo OGGI la PG&E abbia deciso di conformare i suoi registri ed adattarli sulla base di quell’evento resta un mistero.
Nella nota la Pacific Gas è risultata molto fumosa e lacunosa su questo punto: “…PG&E ha recentemente modificato i propri registri contabili per riflettere la riclassificazione. A seguito della recente modifica alla registrazione contabile di PG&E, la società ha aggiornato i suoi report sulla quantità di gas in stoccaggio e la sua segnalazione alla US Energy Information Administration (EIA)”. Null’altro viene detto o lasciato intendere.
Nel frattempo però arrivano le multe: I regolatori della California hanno multato la Pacific Gas and Electric Co. (PG&E) di 106 milioni di dollari per presunta violazione delle linee guida nel 2019 per l’esecuzione di interruzioni di corrente pianificate al fine di ridurre i rischi di incendi. L’ammenda del giudice fa parte di uno sforzo in corso da parte della California Public Utilities Commission (CPUC) per ritenere le principali società di servizi pubblici di proprietà degli investitori responsabili delle interruzioni dell’alimentazione di sicurezza pubblica (PSPS).
PG&E continua ad avere problemi di interruzione!
PG&E si sta preparando per ulteriori interruzioni di energia questa settimana, che potrebbero verificarsi a causa delle previsioni di caldo estremo per la maggior parte della contea di Sonoma e il resto della Bay Area, ha affermato Contreras. Il caldo e il guasto di alcune apparecchiature sulla rete stanno mettendo a dura prova il sistema della compagnia elettrica, che sta cercando di adottare le contromisure necessarie.
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